Il popolo Saharawi è più interessato allo sviluppo che alle considerazioni politiche e non esiste altra soluzione che soddisfare questa esigenza nel quadro della sovranità del Marocco.

Le violazioni subite dalle donne da parte delle milizie separatiste del Polisario nei campi di Tinduf sono state denunciate durante un evento organizzato mercoledì a New York, su iniziativa dell'International Network of Liberal Women (INLW).

Durante la 58a sessione del Consiglio dei diritti umani a Ginevra, i leader della comunità saharawi hanno denunciato le violazioni dei diritti umani e la repressione delle voci dissidenti da parte del Polisario nei campi di Tinduf (Algeria sud-occidentale), nonché la situazione di disperazione che vi regna, in particolare tra i giovani.

Lunedì il Congresso peruviano ha esortato il Ministero degli Affari Esteri peruviano a esprimere "il suo appoggio all'Iniziativa marocchina per l'autonomia del Sahara e a riconoscere la fattibilità e la credibilità di questa proposta come unica base solida per la risoluzione definitiva di questa controversia".

La partecipazione dei rappresentanti degli eletti locali delle regioni di Dakhla-Oued Eddahab e Layoune-Sakia El Hamra alla delegazione marocchina alla 57a sessione della Commissione economica per l'Africa delle Nazioni Unite (ECA), che si tiene ad Addis Abeba dal 12 al 18 marzo, è un forte segnale dell'interesse mostrato dalle regioni meridionali del Regno nel processo di integrazione regionale e continentale, nonché della dichiarata volontà di diversificare e sviluppare la loro economia, ha sottolineato il dott. Mrabih Rabou Shaibata, presidente del Sahara Center for Development Studies and Human Rights.