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giovedì 18 aprile 2024

 
Porti Minimize


Le coste della regione sud del Regno, da Agadir a Lagouira, si estendono per 1700 km, cioè poco più della metà dell’intero litorale nazionale. Nel 1976, la regione del Sahara era praticamente sprovvista di strutture portuali significative. 
Attualmente, le strutture create rivestono una importanza capitale e la loro attivazione ha contribuito in maniera considerevole allo sviluppo economico della regione.  


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Le attività legate al traffico portuale creano decine di migliaia di impieghi sia diretti sia indiretti che richiedono mano d’opera con formazioni e qualifiche molto differenti. 


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In considerazione dell’importanza che il ruolo dei porti riveste all’interno dell’economia nazionale, nel periodo 1975-2007 sono stati realizzati, impegnati o programmati numerosi investimenti a sostegno dello sviluppo della regione.


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La strategia seguita si è articolata intorno a tre assi principali: 
- rafforzare  il ruolo dei porti nello sviluppo economico e sociale della regione del Sahara;
- contribuire all’uscita dall’isolamento del territorio;
- consolidare la politica di decentramento del traffico portuale.  
  

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L’attuazione di questa strategia si è tradotta nella realizzazione di svariati progetti riguardanti i porti della regione, in particolar modo:
 
- la creazione di zone di attività comuni ai porti.  In particolare, nella zona portuale di Dakhla è stata messa a disposizione dei potenziali investitori  una superficie di 270 ettari attrezata per l'insediamento di unità industriali;
 
- la costruzione di nuove infrastrutture portuali come il nuovo porto di Dakhla. 
 
- il rafforzamento di infrastrutture finalizzate allo sviluppo dell'attività di pesca attraverso la realizzazione di cantieri di riparazione navale, la sistemazione di zone portuali per  l'insediamento di industrie di trasformazione dei prodotti della pesca, il rafforzamento delle capacità della catena del freddo grazie agli incentivi di cui hanno goduto gli investitori privati,…ecc.

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- I porti della regione del Sahara contribuiscono anche a far uscire questa regione dall’isolamento, grazie al ruolo di “porte martitime” aperte verso l'esterno (traffico internazionale) e l’interno del paese (cabotaggio). Nondimeno essi favoriscono la nascita di infrastrutture nel campo del trasporto su terra.  
 

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Principali realizzazioni nel settore portuale  

mappa illustrativa dei porti 

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Porto di Tan-Tan 

Il porto di Tan-Tan è stato creato nel 1977. La prima tranche di lavori è stata realizzata tra il 1977 e il 1980, con un costo globale di 300 milioni di dirham, per far fronte ai bisogni a medio termine della pesca costiera, della piccola pesca alturiera e del piccolo cabotaggio. 
 
Tra il 1986 e il 1987 sono state realizzate alcune infrastrutture complementari, quali il prolungamento della diga su 220 ml e la costruzione di un ormeggio di 150 ml, con investimenti  per 150 milioni di dirham, allo scopo di poter ospitare le barche di pesca d’altura e i cargo adibiti al carico dei prodotti della pesca. 

All’interno del porto sono stati realizzati lavori di ampliamento allo scopo di contrastare l’insabbiamento che ne comprometteva il buon funzionamento, di migliorarne l’accesso e di aumentarne la capacità di accoglienza. I lavori, che hanno comportato una spesa di 198 milioni di dirham (oltre a 5 milioni di dirham  per studi di progetto), hanno creato:

- una diga per arginare la sabbia di 700 m di lunghezza;  
- un tenone anti sabbia di 350 m di lunghezza;  
- dei moli di -6,5 m e - 4,0 m idro (472 ml) e relative attrezzature;  
- una darsena per cavalletto a cinghia per elevatore di barche di 320 T;  
- argini per i terrapieni;  
- lavori di dragaggio;  
- un muro di cinta di 670 ml di lunghezza.   
 

Porto di Laayoune  

Nel 1980, per direttiva del re, fu costruito un nuovo porto a Laâyoune che assicurasse da un lato l'approvvigionamento delle regioni del Sahara, dall’altro valorizzasse le risorse alieutiche e minerarie della regione.  Questo porto è stato attivato nel 1986.

Sua Maestà il Re Mohammed VI ha proceduto il 22 marzo 2006 all'inaugurazione dell’ampliamento del porto di Laâyoune i cui lavori erano iniziati a novembre del 2001. L’ampliamento ha comportato una spesa di circa 280 milioni di dirham e si è così articolato:

Infrastrutture: 

• opere di protezione su 1500 ml;
• un molo commerciale a - 6,5 m su una lunghezza di 276 ml e 3,3 ettari di terrapieno; 
• un molo di pesca a -4 m su una lunghezza di 225 ml e 4,2 ettari di terrapieno;  
• una darsena per cavalletto a cinghia di una capacità di 350 T e di 55 ml di molo frangiflutti
• 10 posti à guanos per scarichi di pesci (150 ml);  
• una rampa Ro-Ro; 

Attrezzature:
 
• una gru di 25 tonnellate;  
• un rimorchiatore di 3.000 CV;  
• due caricatori di 4 m3;  
• due calandrini di 450 T/ora. 

Qui di seguito viene riportata una pianta e una vista d’insieme del complesso:

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Nuovo porto di Dakhla  

Nella città di Dakhla, capitale della Provincia di Oued Eddahab, a luglio del 2001 è stato inaugurato e messo in funzione uno dei più grandi porti di pesca del Regno. 

Questo porto è destinato essenzialmente al traffico legato alla pesca. Ospita il 90% della flotta nazionale. La zona è considerata come una delle più pescose del Regno. 

Il nuovo porto di Dakhla è su una piattaforma collegata alla terra ferma da un insieme di costruzioni di 1500 ml composto da due ponti di 200 e 600 ml e da una diga di accesso di 700 ml;  è protetto da una diga di 540 ml. 

Questo nuovo porto offre agli utilizzatori:
 
• un molo di 300 ml con pescaggio di 8m, detto molo di commercio;  
• 3 moli per una lunghezza totale di 600 ml, suddivisi in 3 sezioni di 300 ml, 150 ml e 150 ml, con un pescaggio di 6m che costituisce il bacino di pesca;
• una piattaforma (terrapieno) di 12 ettari addossatia ai moli di attracco di cui 7 destinati allo stoccaggio e ai container e 3 riservati alla riparazione navale. 

Nella parte collocata sulla terraferma, il porto offre una zona industriale di 270 ettari di cui circa 60 ospitano attività varie tra cui industrie di trasformazione, magazzini di stoccaggio, uffici,…..ecc.. 
 
Il volume totale dell’investimento destinato alla realizzazione di questa infrastruttura ammonta a 475 milioni di dirham di cui 60 milioni per la zona industriale. 
 
Gli obiettivi del progetto sono soprattutto:
• offrire un'infrastruttura moderna ed adeguata all’accoglienza di pescherecci d’altura, vicina alle zone di pesca;  
• ridurre i costi di gestione dei pescherecci grazie alla vicinanza del porto alle zone di pesca;
• offrire uno spazio organizzato ed adeguato per la valorizzazione della pesca;
• costituire un appoggio logistico per la regolarizzazione e la salvaguardia delle ricchezze alieutiche;  
• offrire uno spazio adeguato per lo sbarco, il trasbordo e il trasporto di questi prodotti.
 
Sul piano sociale un investimento di tale portata contribuisce alla creazione di nuovi impieghi diretti ed indiretti. 
 
Qui appresso, una pianta e alcune vedute del porto di Dakhla:

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Sostituzione della semi piattaforma nord-est, della banchina del vecchio porto di Dakhla e realizzazione di una rampa Ro-Ro nel nuovo porto 
 
Nel quadro della messa a punto delle infrastrutture di attracco del vecchio porto di Dakhla e per migliorare la sicurezza della circolazione sulla banchina del vecchio porto, è stato realizzato un progetto di sostituzione della semi piattaforma nord.

I lavori relativi a questo progetto hanno comportato:

• la demolizione della precedente struttura;
• la costruzione di una nuova struttura in cemento armato;
• la fornitura e la messa in servizio dei relativi impianti;
• il rivestimento del fondo stradale. 

Inoltre è stata realizzata una rampa Ro-Ro per permettere lo scalo dei traghetti. Il costo globale della realizzazione dei lavori è stato di 40 milioni di dirhams.  
 

Il dragaggio  

Tutti i porti della regione del Sahara sono soggetti al fenomeno dell’insabbiamento dovuto alla morfologia stessa del litorale.
 
Allo scopo di assicurare la massima sicurezza alle navi che vi accedono, ogni anno viene rimosso circa un milione di m3 di sabbia e di fango dai fondali, specchi d’acqua e canali d’accesso.

Il budget annuo riservato al dragaggio dei porti del sud ammonta a più di 20 milioni di dirham. 
 

Evoluzione dell'attività dei porti della regione del Sahara    
  

Traffico commerciale   

Il traffico commerciale movimentato dai porti della regione del Sahara è in continua crescita e va di pari passo con lo sviluppo del tessuto economico di queste province.  
 
Il traffico globale dei porti di Tan-Tan, Laâyoune e Dakhla, è passato difatti da 1,6 milioni di tonnellate soltanto nel 1990 a circa 5 milioni di tonnellate nel 2006, pari a una crescita media del 7% annuo. 
 
Esso è costituito essenzialmente dagli idrocarburi, con trasporto diretto o in cabotaggio dal porto di Mohamedia, dalle esportazioni di fosfati e sabbia, dai prodotti della pesca e derivati (pesce congelato, olio e farina di pesce).   
 

I seguenti grafici mostrano la crescita del traffico dei porti della regione del Sahara negli ultimi cinque anni:

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Traffico di pesca

I porti della regione del Sahara (Sidi-Ifni, Tan-Tan, Laâyoune, Dakhla, Boujdour, Tarfaya) assicurano il transito del 66% della produzione nazionale della pesca costiera con una quantità di sbarchi di circa 470.000 tonnellate. 
 
Il porto di Laâyoune occupa il primo posto con più di 305.000 T di pescato.  
 
Nel 2006, la ripartizione degli sbarchi dei prodotti della pesca per porto, si presenta come segue: 

Il forte sviluppo dei porti della regione del Sahara ha determinato il rapido aumento del volume complessivo di sbarchi e lo sviluppo delle attività connesse: la riparazione navale, l'installazione di fabbriche di trasformazione e di valorizzazione (conserviere, fabbriche di ghiaccio, fabbriche di farine ed olio di pesce). 


Fonte: Agenzia Nazionale dei Porti (2007) 
 

    
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