Questa posizione è stata ribadita in occasione di un incontro tenutosi lunedì ad Amman tra il ministro degli esteri, della cooperazione africana e dei marocchini residenti all'estero, Nasser Bourita, e il ministro giordano degli affari esteri e degli espatriati, Ayman Safadi, nel corso del quale i due responsabili hanno discusso dei mezzi per attivare la cooperazione in vari settori e ampliare i campi di cooperazione, riflettendo così la profondità delle relazioni fraterne patrocinate da Suo Maestà il re Mohammed VI e suo fratello Suo Maestà il re Abdullah II.

In occasione di un incontro con la stampa al termine dei colloqui, Safadi ha ribadito la posizione costante del Regno di Giordania a sostegno dell'integrità territoriale del Regno fratello del Marocco e la necessità di risolvere la questione del Sahara marocchino sulla base dell'iniziativa di autonomia, in modo da garantire e preservare l'integrità territoriale del Marocco e la sovranità del Regno sull'insieme del suo territorio.

Ha inoltre affermato che la Giordania è orgogliosa delle relazioni strategiche e storiche che legano i due regni, che si stanno impegnando per sviluppare tali legami in vari settori in applicazione delle direttive dei dirigenti dei due paesi.

Il ministro giordano ha dichiarato di aver discusso con il suo omologo marocchino le misure pratiche necessarie per attivare la cooperazione conformemente alla dichiarazione al vertice scaturito dall'incontro di Suo Maestà il Re Mohammed VI e di Suo fratello, Sua Maestà il Re Abdullah II a Casablanca nel 2019, e di aver deciso di avviare i preparativi per lo svolgimento, ad Amman, quanto prima, dell'Alta commissione mista riunitasi in Marocco nel 2016.

Ha aggiunto che in questa riunione si è convenuto di facilitare la circolazione dei cittadini tra i due regni attraverso il trattamento delle questioni dei visti.

Riguardo alla questione palestinese, Safadi ha affermato: "Siamo d'accordo che si tratta della questione centrale e che l'unica soluzione per giungere ad una pace giusta e globale passerà attraverso la soluzione a due Stati che incarna lo Stato palestinese indipendente e sovrano con Al-Qods occupata come capitale nei confini del 4 giugno 1967, per vivere in sicurezza e in pace a fianco di Israele".

"Abbiamo discusso degli sforzi che continueremo a compiere per riprendere negoziati seri ed efficaci che ci porteranno a progredire verso una pace giusta sulla base della soluzione a due Stati", ha detto.

Durante il colloquio, che si è tenuto alla vigilia della riunione del Consiglio ministeriale della Lega araba al Cairo, i due ministri hanno inoltre esaminato i mezzi per attivare l'azione araba comune al servizio delle questioni arabe, tra cui in primo luogo la causa palestinese.

- Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-