La risoluzione invita tutte le parti a cooperare pienamente con il Segretario generale dell'ONU per giungere a una soluzione politica della controversia regionale. Essa sostiene pertanto il processo politico basato sulle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dal 2007, al fine di pervenire a una soluzione "politica giusta, sostenibile e reciprocamente accettabile" alla questione del Sahara marocchino.

Il testo accoglie con favore gli sforzi compiuti in tal senso e invita tutte le parti a cooperare pienamente con il Segretario generale e le une con le altre per giungere a una "soluzione politica reciprocamente accettabile".

In questa risoluzione, l’Assemblea generale dell’ONU accoglie con favore anche l’impegno delle parti a continuare a dar prova di volontà politica e a lavorare in un clima propizio al dialogo, sulla base degli sforzi compiuti e dei nuovi fatti verificatisi dal 2006, garantendo così l’applicazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dal 2007.

A questo proposito, la risoluzione esprime il sostegno dell’Assemblea generale alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dal 2007, che hanno consacrato la preminenza dell’iniziativa di autonomia presentata dal Marocco, accolta dall’Organo esecutivo e dall’intera comunità internazionale come un’iniziativa seria e credibile per la soluzione definitiva di questa controversia regionale.

Il testo sostiene inoltre le raccomandazioni delle risoluzioni 2440 e 2468 adottate rispettivamente nell'ottobre 2018 e nell'aprile 2019 dal Consiglio di sicurezza e sancite nella risoluzione 2494 del 30 ottobre 2019, che determinano i parametri della soluzione della controversia regionale sul Sahara marocchino, ossia una soluzione politica, realistica, pragmatica , sostenibile e basato sul compromesso.

Va notato che le risoluzioni 2440, 2468 e 2494 hanno consacrato il processo di tavole rotonde e definito una volta per tutte i suoi quattro partecipanti: Marocco, Algeria, Mauritania e il polisario. In effetti, le risoluzioni 2468 e 2494 citano l’Algeria, come il Marocco, cinque volte.

Queste risoluzioni del Consiglio di sicurezza accolgono inoltre con favore le misure e le iniziative adottate dal Marocco per la promozione e la protezione dei diritti dell’uomo nelle sue Province del Sud, nonché il ruolo svolto dalle Commissioni del Consiglio nazionale dei diritti dell’uomo a El Aaiun e Dakhla, nonché l’interazione del Marocco con i meccanismi del Consiglio dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite.

Esse ribadiscono inoltre la richiesta dell’organo esecutivo dell’ONU di registrare e censire le popolazioni dei campi di Tindouf e chiedono che vengano compiuti gli sforzi necessari a tal fine.

Occorre inoltre ricordare che le risoluzioni 2414 (aprile 2018), 2440, 2468 e 2494 avevano invitato il polisario a ritirarsi dalla zona cuscinetto di Guergarat e a porre fine a tutti i suoi atti destabilizzanti a est del dispositivo di difesa del Sahara marocchino e ad astenersi da qualsiasi azione in grado di pregiudicare il processo politico dell'ONU.

- Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-